Registriamo con soddisfazione l’intervento di ieri del sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, che ha affermato con chiarezza che non esiste alcuna “teoria del gender”, men che meno nella riforma della scuola: “basta falsità, allarmismi e strumentalizzazioni. Se ne facciano una ragione quanti stanno diffondendo informazioni distorte da nord a sud, ai docenti e alle famiglie. Si chiama terrorismo psicologico, si chiama calunnia, adesso basta”
La scuola ha l’obiettivo di diffondere la cultura del rispetto e dell’inclusione e ciò è quanto di più distante dagli allarmi paventati dai gruppi integralisti, che parlano di pratiche sessuali insegnate a scuola e imposizione degli orientamenti sessuali.
Dopo queste parole, saranno certamente necessari interventi concreti per contrastare la disinformazione, specie nell’ambito della formazione degli amministratori locali. Quella sul presunto “gender”, infatti, è una battaglia di democrazia e diritti che va affrontata scuola dopo scuola comune dopo comune in ogni provincia italiana.
Auspichiamo quindi azioni concrete in questo senso e siamo pronti a collaborare per sviluppare sinergie effettive con il mondo associativo. A questo proposito, a seguito delle numerose richieste di informazione e chiarimenti che ci sono pervenute su questo tema, anche in merito alla nostra campagna “Gender cosa?”, Anddos mette a disposizione i propri professionisti ed esperti in ambito sociale, psicologico e legale, a tutti gli istituti scolastici, gli enti locali e le organizzazioni che vorranno approfondire l’argomento.
Mario Marco Canale
Presidente Nazionale Anddos
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